750 grammes
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 IVANA IN CUCINA

UN NUOVO TRATTATO per evadere dalla vostra routine, e tornare ai gusti semplici, alla natura, ai piaceri ancestrali.

I 10 COMANDAMENTI PER UN OTTIMA COTTURA DELLA PASTA

I 10 COMANDAMENTI PER UN OTTIMA COTTURA DELLA PASTA
  •   1)   La pentola per cuocere la pasta deve essere più alta che larga, e sempre molto grande rispetto al quantitativo di pasta che si deve cuocere. Deve essere di alluminio o acciaio inox, il ferro smaltato va malissimo, il resto appartiene al passato. 

 

  •   2)  La pasta deve sempre essere cotta in molta acqua, almeno un litro per ogni porzione di pasta (100g). 

 

  •   3)  L’acqua deve essere ben salata con sale grosso possibilmente marino, ma non esagerare, diciamo 12g di sale per litro, cioè un cucchiaio normale di sale grosso raso e non colmo.

 

  •   4)   La pasta si butta giù quando l’acqua bolle in modo tumultuoso. Infatti la pasta abbassa la temperatura dell’acqua, il bollore si arresta, e occorre qualche tempo perché riprenda. Quindi GUAI BUTTAR GIU’ LA PASTA SE L’ACQUA BOLLE APPENA.

 

  •   5)   Appena buttata, la pasta deve venire rimossa delicatamente con una paletta forata o un forchettone con il quale, particolarmente cuocendo gli spaghetti, si deve allargare il fascio di pasta per evitare il pericoloso attaccamento iniziale.

 

  •   6)   Una volta ripreso il bollore e rimestata la pasta, la tradizione vuole che la pentola sia chiusa con il coperchio. ATTENZIONE PERO’ CHE L’ACQUA, SOTTO L’AZIONE SCHIUMANTE DELLA PASTA, NON TRACIMI SPORCANDO I FORNELLI E SPEGNENDO LA FIAMMA DEL GAS.

 

  •   7)   La cottura va attentamente seguita con l’orologio, meglio ancora con l’assaggio. Non fidatevi troppo dei tempi di cottura indicati sulle confezioni. La pasta deve essere al dente, ma non cruda.

 

  •   8)    Quando la pasta è pronta si scola immediatamente, in uno scolapasta ampio, va condita bollente (MAI STRACONDITA) e servita caldissima.

 

  •   9)   La pasta si gusta nel piatto!!!!!!  Non nelle fondine, né nelle scodelle, né in recipienti di coccio o di legno, anche se molti ristoranti usano farlo per dare un tono esotico ad un piatto del tutto nostrano e che non ha bisogno di nulla per migliorare, essendo già in se la perfezione.

 

  •   10)    Il formaggio che deve essere parmigiano reggiano, si aggiunge nella zuppiera ma si lascia al commensale la scelta di una nuova spolverata. Ricordate che le paste condite con il pesce rifiutano il formaggio. UNA RACCOMANDAZIONE: il formaggio deve essere buono e appena grattugiato. Un formaggio del giorno prima può distruggere una pasta. Se non se ne ha a disposizione MEGLIO LA PASTA SENZA FORMAGGIO.

 

Per le tagliatelle, fetuccine, tagliolini, pappardelle e tutte le paste fatte a mano , all'uovo, valgono le medesime regole descritte sopra ma devono essere eseguite ANCORA PIù ACCURATAMENTE.

Talvolta bisogna ridurre il quantitativo di sale e i tempi di cottura dipendono dal tempo trascorso tra la preparazione della pasta e l'uso.

Chiaramente più la pasta rimane in attesa di cuocere più cresce il tempo di cottura.

Anche per le PASTE RIPIENE (ravioli, cappelletti, tortelli, ecc..) valgono le medesime regole ma ATTENTI AL SALE, che deve essere ridotto!

(per imparare a dosare il sale leggi l' articolo  IL SALE )

E attentissimi alla cottura!

Inoltre queste paste non si scolano nello scolapasta, ma si tolgono dall'acqua di cottura con una paletta forata e molto delicatamente per evitare che si rompano.

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